sabato 14 maggio 2011

[Boardgame] Magdar

Per non far sembrare che io sia di bocca buona, parliamo di Magdar.


Non basterebbero mille scrittori con mille braccia e mille teste per decantare le qualità di questo gioco... o meglio... i millemillemillemila dopo mille anni non saprebbero ancora cosa scrivere e resterebbero a fissare il foglio bianco come una scimmia potrebbe fissare l'acceleratore di particelle del Cern di Ginevra.

Questo gioco infatti è assente di tutto: strategia, interazione, divertimento. Anche gli stessi componenti risultano fastidiosi costringendo la rimozione di diversi elementi (non fini al gioco) all'interno della scatola. 



Signori, qui parliamo di un gioco dove dopo aver letto le regole base ci si chieda se le regole avanzate non siano lo scherzo di qualche quattordicenne burlone. Parliamo di un gioco dove i giocatori si chiedono quanto coraggio possa avere l'autore a pubblicare il proprio nome sulla scatola senza temere ripercussioni che lo accompagneranno per tutta la vita. 






Parliamo di un gioco la cui unica strategia possibile da adottare non è quella portata dalla fatidica domanda "cosa posso fare per vincere" ma bensì "cosa potrò fare per far terminare questo supplizio che sarebbe ben più sopportabile se potessi essere monco ed avere mille spilli conficcati in ogni occhio?".

Signore e Signori, qui parliamo dell'idea stessa dello schifo pressato alla faccia dello stesso Platone. E qui chiudo.

[Videogame] Uncharted

Continuiamo con un'altra perla che ho avuto modo di provare su PS3, Uncharted.

Se siete cresciuti con il buon vecchio Indy che scorrazzava a destra e a manca per il mondo in cerca di arche perdute, a farsi rotolare dietro palle di pietra giganti e perdere il suo cappello marchio di fabbrica, non potrete fare a meno di questa perla videoludica.

Il gioco vede come protagonista il buon Drake, cacciatore di tesori, erede (a detta sua) del grande avventuriero Sir Francis Drake, alla caccia del grande tesoro di El Dorado. L'avventura è composta da una trama molto interessante ed avvincente (supportata da intermezzi cinematografici di grande effeto) farcita da zone di esplorazione e sparatorie a non finire. Non stupisce che questo prodotto di qualità abbia visto due seguiti (di cui uno in arrivo a novembre 2011) e che sui protagonisti stiano girando anche un film.

Dal punto di vista del mondo dei videogiochi vediamo dopo decenni un titolo che sa dare oggi le stesse emozioni che La Tettona Croft ci ha dato con Tomb Raider negli anni novanta. Parliamo di un titolo misto stra sparatorie, azione, sparatorie, esplorazione, sparatorie, acrobazie da uomo ragno e sparatorie che non guastano mai.

Personalmente ho trovato questo titolo estremamente interessante e piacevole, e lo consiglio a tutti non l'abbiano ancora provato. Se devo trovargli proprio un neo direi che più o meno al centro del gioco ci sono un po' troppe sparatorie e poche evoluzioni della trama dato che si sta praticamente per un'ora e mezza, due di gioco sempre nella stessa location a sparare a pirati e simili.

Decisamente un titolo consigliato.

giovedì 5 maggio 2011

[Videogame] Tekken 6

Ok, è passato un bel po' dal primo post.
Precisiamo una cosa: non è vero.
In verità avevo continuato questo piccolo blog su un'altra piattaforma (wordpress su host privato) che però è scaduta e mi è pesato un po' troppo il sedere reimportare qui gli articoli scritti (sigh... li sto rimpiangendo).

Detto questo parliamo di Tekken 6.
Gioco non sicuramente nuovo dato che risale al 2009. Mi accingo a parlarne comunque solo adesso dato che ci ho messo le mani recentemente (si, ho appena tirato fuori la PS3 dalla scatola).
Premettiamo che sono un appassionato di vecchia leva della serie tekken e che quindi le mie impressioni si basano su quasi 15 anni di gioco.

Il gioco mi ha sicuramente colpito. Resto sempre piacevolmente sorpreso quando una casa produttrice di videogiochi ha il coraggio di rimettere in gioco il proprio marchio aggiornandolo ed innovandolo (in misura più o meno lieve) di volta in volta. La serie Tekken è uno di questi casi. Analizzando tutta la serie ci accorgiamo che la meccanica di gioco è variata molto nel tempo. Partiamo da un titolo estremamente acerbo come Tekken 1 (ma allo stesso tempo coraggioso data la veste grafica 3D, all'epoca predominata da picchiaduro di successo solo 2D) fino ad un gioco estremamente fluido, variegato e divertente come Tekken 6. Difficilmente ho avuto lo stesso piacere a pistare di botte il pad per ore come con Tekken. Forse la stessa sensazione me l'ha data solo la serie di Soulcalibur.

Personalmente non mi sento in grado di dare nessuna nota negativa al titolo (forse fatta eccezione per l'eccessiva mangosita dei due personaggi principali della campagna, Lars e il robottino di cui non ricordo il nome) come del resto non saprei dare note negative all'intera serie (dato che tutti sanno che i primi dieci numeri sono 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11). Se vi piacciono i picchiaduro non potete mancare l'appuntamento con Tekken 6.

lunedì 18 ottobre 2010

Iniziamo con...

Salve a tutti,

Iniziamo con... un po' di idee sparse.
Ho trovato la necessità di aprire questo blog per puro spirito creativo. Non ho intenzione di annoiare nessuno e tantomeno di vendere nessuna idea agli internauti di passaggio su queste pagine. Quindi se vi state già annoiando consiglio di cliccare QUI. Se invece volete seguirmi mi farebbe piacere parlare un po' con voi.

Chi Sei? Presto detto: sono semplicemente io. Ok, mi rendo conto che è una risposta un po' triste. Per i più curiosi sono uno studente di ingegneria con troppe passioni intelligenti cominciate a metà e troppi hobby stupidi che mi riempiono la giornata.

E poi? Per ora basta così.

Perchè questo blog? Si, capisco di non essere stato molto chiaro fin'ora (anzi, non lo sono stato affatto). Semplicemente vorrei parlare di quello che mi capita sottomano. Lasciare una traccia tangibile da qualche parte delle informazioni che mi passano sotto gli occhi o delle cose che faccio. Non ho intenzione di parlarvi di nessun argomento in particolare. Se avrò qualcosa di interessante e "maturo" da raccontare lo farò su queste pagine. Attenzione, attenzione, per "maturo" non intendo niente di serio. Con "maturo" voglio solo dire che cercherò il più possibile di non lasciare qui le idee non complete o che sono nate ma non sono ancora cresciute... o semplicemente maturate.

Ma allora? Di cosa vuoi scrivere? Sigh... allora, mettiamo le cose in chiaro: di niente in particolare e di tutto allo stesso tempo. Non sono uno scrittore. Non sono un giornalista. Non sono in grado di dedicarmi ad un argomento in preciso senza dover divagare troppo pur di riuscire a sviscerare un paio di righe in modo costante. Parlerò di quello che mi capiterà sotto mano: sport, l'ultimo film visto, il mio furetto (si, ho un furetto a cui dedicherò molto tempo su queste pagine) ed altro...

Insomma... terrai un diario! Ma non ci penso nemmeno! Ce ne sono troppi di blog tenuti da ragazzini di 12-14 anni su questa roba. Se state cercando cose simili consiglio di cliccare QUI. Semplicemente vorrei scrivere le cose che mi passano in mente e che vorrei condividere con gli altri in modo utile ma non so di preciso dove scaricare queste informazioni. Ok... lo so... sono criptico, meglio andare per esempi:
  • Ho avuto un problema con il PC e sono riuscito a risolvere usando X, Y e Z. Condivido così magari a qualcuno sarò stato utile
  • Ho programmato una cosa interessante con una tecnologia nuova e condividerò il mio lavoro.
  • Ho letto un libro interessante e ne farò la recensione.
  • Ho visto un film al cinema ne lascerò qui la mia analisi
  • Ho giocato ad un gioco da tavolo ed ho creato del materiale amatoriale utile (di questo parleremo più avanti...)
  • Condividere la mia esperienza con i furetti...
Insomma... roba simile.
Ed ora, se mi volete perdonare... ho scritto anche troppo per una singola seduta.
Ci si sente prossimamente.